Adenomiosi: quando l’utero si espande come un palloncino
Immagina che il tuo utero decida di gonfiarsi come un palloncino ogni volta che arriva il ciclo: crampi da urlo, perdite abbondanti, dolori che ti farebbero rinunciare anche all’appuntamento con l’uomo dei sogni o al concerto del tuo cantante preferito con le tue amiche , e magari pure qualche fastidio imprevisto durante i rapporti. Se ti suona familiare, potrebbe essere il caso di dare un’occhiata alla possibilità dell’adenomiosi.
Questa condizione si verifica quando il tessuto endometriale – quello che normalmente si trova all’interno dell’utero e ogni mese si rinnova – si infiltra nel muscolo uterino stesso. Risultato? L’utero si espande, e ogni ciclo si trasforma in una maratona di dolori pelvici intensi e mestruazioni che sembrano non finire mai. Non parliamo poi dei crampi, che farebbero invidia a un campione di contorsionismo, e magari pure di sanguinamenti a sorpresa che ti colgono di sorpresa tra un ciclo e l’altro.
Il problema, però, è che diagnosticarla non è sempre così immediato: spesso serve un mix di ecografie, risonanze, e visite approfondite per capire se davvero c’è di mezzo l’adenomiosi, visto che molti sintomi si sovrappongono con altre condizioni. E una volta confermata, si apre il capitolo dei trattamenti: se i sintomi sono leggeri, possono bastare degli antinfiammatori o un dispositivo intrauterino per tenere a bada il dolore e il sanguinamento. Nei casi più tosti, invece, può entrare in gioco la chirurgia.
Un’altra cosa da tenere d’occhio è la fertilità: l’adenomiosi, in alcuni casi, può interferire con l’impianto di un embrione, ma non è una condanna definitiva. Molte donne riescono comunque a concepire e vivere una gravidanza, con l’aiuto del medico che monitora la situazione e definisce il percorso più adatto. In fondo, l’obiettivo è sempre lo stesso: prendere in mano il problema, capire cosa sta succedendo, e trovare il modo giusto per convivere con un utero che magari vuole un po’ troppe attenzioni. E ricordiamoci che ogni ciclo è un segnale: se sembra volerci mettere KO, vale sempre la pena ascoltarlo e agire.