Pubalgia: un problema intimo unisex
La pubalgia, o come la chiamano in molti “quel fastidio inguinale che ti fa chiedere se hai fatto qualcosa di terribile in una vita precedente” è, purtroppo, un disturbo che può colpire chiunque.
Non solo i calciatori che si sforzano di continuo o i corridori che sono sempre in allenamento. Ah no, qui non c’è discriminazione. Avere a che fare con la pubalgia può toccare anche te amico o amica di Pelvìc, proprio quando meno te lo aspetti: mentre fai una passeggiata al parco o semplicemente sali le scale con le buste della spesa.
Quindi, cos’è questa pubalgia? È un’infiammazione che colpisce la zona del pube che può anche estendersi fino all’inguine e alle cosce, generando un dolore che ti fa desiderare di restare a letto a vivere di cibo da asporto e Netflix fino a che non passa che si manifesta quando i muscoli del bacino e dell’addome non si mettono d’accordo, creando una specie di guerra con i tendini. E cosa succede? Il povero pube finisce sotto attacco del sovraccarico muscolare.
Le cause di tutto ciò non sono solo legate al fatto che hai cercato di correre per non perdere il bus o che hai caricato di più in palestra per smaltire quella fetta di torta extra; in realtà molto è dipeso da squilibri muscolari. E poi, attenzione alle disfunzioni del pavimento pelvico: è un’area che, nonostante si nasconda lì sotto, può creare danni silenziosi e fastidiosi se non curata bene.
Ma non pensare che la pubalgia sia un club esclusivo: donne e uomini, con o senza addominali scolpiti, sono nel mirino.
Ma non tutto è perduto, ok? Non è che dobbiamo fer forza abbracciare il nostro dolore inguinale e accettarlo. Se il dolore persiste, è il momento di fare qualcosa di serio come andare da un fisioterapista del pavimento pelvico.
Quindi non farti prendere dal panico, ma nemmeno ignorare il dolore. Se senti quel fastidioso tirare all’inguine, agisci e fai tutto ciò che è in tuo potere per tornare alla normalità.