Il primo figlio ti ha aperto gli occhi su molte cose: che allacciarsi le scarpe con il pancione è sport olimpico, che le contrazioni vere non hanno nulla a che vedere con i dolori pre ciclo, e che il pavimento pelvico — fino a ieri sconosciuto — è in realtà un protagonista silenzioso (ma molto potente) della storia.
Ora sei al secondo giro. Qualcuno ti ha detto che “il secondo parto è più semplice”. Ma sarà vero? O è solo un mito tramandato tra mamme per autoconvincersi che ne vale la pena?
Facciamo un po’ di chiarezza, soprattutto su quello che riguarda il pavimento pelvico, che in tutto questo non è affatto un dettaglio.
Il bonus dell’esperienza (che non è poco)
Cominciamo con le buone notizie: stavolta non è tutto un salto nel buio. Hai già vissuto la sala parto, sai cosa aspettarti e come prepararti. Questo ti rende sicuramente più pronta, anche a livello mentale ed emotivo. E sì, anche il tuo corpo ha già una certa memoria muscolare.
Dal punto di vista fisico, capita spesso che il secondo parto sia più veloce: i tessuti sono già stati messi alla prova, l’utero “ricorda” come dilatarsi e anche il travaglio tende ad avere un ritmo più deciso.
Il pavimento pelvico non dimentica
Tuttavia, proprio perché quei muscoli hanno già lavorato duro la prima volta, è importante non dare per scontato che tutto fili liscio. Se dopo il primo parto non c’è stata una vera riabilitazione, il pavimento pelvico potrebbe essere più fragile e risentire maggiormente del secondo passaggio.
Incontinenza, sensazione di pesantezza o addirittura prolasso non sono eventualità così rare. Insomma, anche se sei “navigata”, è bene non abbassare la guardia.
Pro e contro del bis, senza filtri
PRO
Sai cosa aspettarti (almeno in parte)
Il travaglio può essere più rapido
Minori probabilità di interventi ostetrici
Il recupero può essere più veloce
Gestione del dolore più consapevole
CONTRO
Se ci sono state complicazioni prima, potrebbero ripresentarsi
Meno energie (hai già un bambino che richiede attenzione)
Un pavimento pelvico già indebolito è più esposto a disfunzioni
Più consapevolezza, ma anche più ansie
Prepararsi è sempre la scelta giusta
Il secondo parto può essere più fluido, ma questo non significa che vada preso alla leggera. Ogni parto è diverso, e la valutazione del pavimento pelvico — prima e dopo — resta una tappa fondamentale.
Farsi seguire da professionisti esperti e impostare esercizi personalizzati può fare la differenza nel prevenire fastidi, dolori e disfunzioni.
Il secondo round si può affrontare con più consapevolezza. Ma ricordati: anche il pavimento pelvico merita il suo piano di battaglia.